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mercoledì 28 gennaio 2009

Scazzo anti-accademico

Si passa da un ignoranza profonda ad un auto compiacimento culturale. Eccoci ancora oggi gettati come sassi nel fiume della pseudo autodeterminazione.
Questo si, questo no, questo si.. idoneo, è specializzato, può fare solo questo.. questa è alta cultura, questa è bassa cultura. Noi! il presente che definisce il passato, mai un presente che si auto determina, Nietzsche?
Ok oK! siamo tutti fermi qua! avanzando nella mia disperata carriera ACCADEMICA, ritrovo soltanto disgusto. I professori parlano di libertà culturale, ma loro incatenati da manette d'oro gettano cibo a noi larve che elemosinano manette di ferro.
Voi gettate a noi il sapere come sbobba per maiali, voi credete di creare, voi ci giudicate, voi ci vedete dalla vostra cattedra, voi scegliete per noi, e scegliete solo perché altri vi hanno detto cosa scegliere. E così via, non ci liberiamo mai della nostra certezza nel tramandarci, nel ricordare ricordi, nel conoscerci vedendoci in 4° persona, noi che guardiamo la nostra immagine proiettata dalla storia scritta da altri.
Le istituzioni guidano i nuovi anarchici a diventare magnifica falena etichettata... ciao ciao anarchia. Orari e appelli, richieste di tesi rifiutate, nulla mai chiaro, nulla mai schietto e deciso.
Questo richiedo. Analizzatemi pure, scavate dentro di me, vi resterà soltanto " il peso di sentire, IL PESO DI DOVER SENTIRE" (Pessoa -Libro dell'inquietudine)
Gioco, Studio, Lavoro, Crepo... grazie Cristo... Grazie accademia! mi hai creato.. sono macchina... sono una semplice macchina!

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