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venerdì 16 gennaio 2009

Vi fidate ciecamente dei vostri occhi?

Mi ritrovo spesso a discutere, ad ascoltare discussioni in cui la base, il nucleo principale non è moderato dal fluire libero del pensiero. Il pensare, segnato e stimolato da esperienze, cultura che torna ad essere semplice enciclopedica espressione di ciò che si sa quando la ragione non media. Il giudizio morale è vecchio, marcio, perso, violentato. Violentato dai politici, dai colori, dalle etichette, dalle veline, da un egoismo naturale della nostra specie. Il bene per tutti, il bene e per tutto, il bene per me? per te? per noi? per chi altro. Pensatori illustri mi hanno spinto a ritenere i nostri rapporti semplici consegne di merci. Segnati dal capitalismo? senza entrare in merito, cosa voglio.

1) voglio un informazione libera dalle opinioni vendute.
2) voglio la verità. (si ok! utopica, indisciplinata, impalpabile ecc ecc) Parlo delle verità soggettive. Di quelle verità che ti fanno esprimere le tue ragioni e non quelle piacevoli.
3) voglio dare spazio a gente che condivide con me la rabbia, l'asetticità di una società che ci vuole plasmare, etichettare, vendere, comprare.

Qua do il via ad un nuovo j'accuse!
accuso i media,
accuso la scuola
accuso la politica
accuso l'uomo
accuso il tempo
accuso dio
accuso l'assenza di un dio
mi accuso.

22iPazzi!

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