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giovedì 5 settembre 2013

La libertà di non avere bisogni.

La popolazione che aumenta, le industrie che chiudono mentre i "necessita" aprono i battenti.
In seguito ad una discussione accesa da bar sulle modalità "ottimistiche" per "risolvere" i problemi del mondo si giunge sovente a strade ben evidenti. La ribellione popolare, sommosse mattonose di striscioni e cori in quello scontro permissivo o reazionario con le forze dello stato e dall'altra parte una visione tirannico oppressiva, dove con forza di leggi e violenze si arriva ad uno stato di sottomissione popolare capace di incatenare poveri già carcerati.

Ribellatevi! Rivoluzione!!!.

Anche se solitamente a gridare saranno quelle persone sensazionalistiche, che da un momento all'altro passano da reazionari postfascisti a rivoluzionari grillini, per poi tornare a pdl o fondare il partito apatico italiano.

Ecco.. i bisogni abbisognano il bisogno....

Siamo 8 miliardi di persone che mangiano e cagano. Produciamo circa 250g di feci al giorno, quindi 2 miliardi di chili di cacca al giorno.  Non mi è nuovo questo calcolo, spesso mi capita di calcolare cose assurde. del tipo, quanto cicche di sigarette vengono gettate a terra in un giorno nel mondo? o quanta carne viene mangiata in un giorno? oppure quanti ettari di terra occorrono a sfamare i vegetariani? ecc

Ora, come fai a dare cibo a così tanta gente?
La soluzione del problema emerge dalla stessa madre che lo ha partorito. La tecnica! ed allora Apriamo le danze della produzione in catena di montaggio.



Qualche vegano di 5° livello potrebbe passare a 6° livello.

Io sono onnivoro, mangio carne e verdure, ho visto come in una fattoria viene decretato l'uso di un animale. E c'e' dignità nella vita e nella morte di queste bestie nei cortili e nei boschi del mio paese. Volevo però tagliare la testa al toro, una volta per tutte. Il fantastiglioso mondo delle fattorie hippie non basterebbe a sfamare nemmeno un ottavo della popolazione mondiale. Ed allora possiamo avviare le coltivazioni intensive.
Le coltivazioni intensive stuprano le risorse ugualmente, unica differenza, niente sangue, niente muggiti di dolore, niente video significativi su youtube. il dolore della terra si esprime con una sostanza spugnosa che decreta la morte definitiva di un campo, ossia, il campo è morto... lunga vita al campo.

 Ma quindi cosa fare?

Possiamo vivere come umanità, sottostando alla nostra specie assecondando il nostro desiderio di sopravvivere a tutti i costi, quindi difendere il terzo mondo, combattere la fame e le malattie con la tecnica o credere nella vita come entità a se stante, priva di razze, di specie, sola e semplice vita, che si esprime nelle sua forma migliore  rivelando nient'altro che sé stessa.

Da un dialogo da bar con due amici vegetariani:
Oh mio dio, stai invocando l'estinzione dell'umanità? allora perchè non ti spari?

No, non avete capito, siamo 8 miliardi, capite siamo troppi, non si muore più. E la morte è talmente tanto temuta da apparire un fantasma distante a cui realmente si può fuggire e ci accaniamo alla vita umana tanto da nutrire umani in forma vegetale.

e allora che soluzione proponi? stai zitto  se non sai che c***o dici.

Allora sorrido, finisco il mio Gin tonic, prendo un respiro profondo e rispondo. 

Vedete, ogni azione che si compie nella giornata è totalmente sbagliata. Possiamo rispondere con facilità alla domanda, cosa fa un cane? il cane.. fa il cane. L'uomo invece non sa più fare l'uomo. L'uomo produce, è un estensione diretta dei mattatoi, in ogni singola azione. Allora se volete una risposta, la soluzione è fottersene completamente dell'umanità e difendere il proprio orto vivendoci in simbiosi.
 https://www.youtube.com/watch?v=T_86EeyMMAs

Questo chiaramente non risolve nulla, siamo comunque condannati dalla macchina che ormai è in moto. Erogatrice di necessità. Ma queste necessità che appaghiamo attraverso la produzione hanno un prezzo ancor più estremo delle mattanze bovine ed è il nostro abbandono della vita.  Vita non in senso induista o fricchettone ma come entità contrapposta alla materia inerte... i sassi per esempio..
Attualmente stiamo combattendo per i sassi...
  
Se avete veramente a cuore le sorti della vita, combattete contro l'umanità, dovete desiderare assiduamente una malattia fatale che riduca di un 45-50% la popolazione globale.... no non dovete desiderare questo. Dovete smetterla di desiderare, smetterla di fare l'uomo del ventunesimo secolo e cominciare ad essere membro della vita.