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mercoledì 20 gennaio 2010

Non esitere


Dopo svariati mesi di silenzio, dovuto in buona parte dal "IO SO" (di P P.P), ma anche da una certa dose di scetticismo nei confronti della lettura come mezzo di diffusione, ritorno su questa pagina nera, coperta dalle tante fandonie, che tutti noi osserviamo costantemente, dubito che anche il più attento lettore finirà di leggere uno qualsiasi dei miei miseri scritti telematici. Vivere nell'net è essere pesce che si butta nel forno. Comunque, siamo rincoglioniti completamente, invocano pietà, amore, onore, sincerità dal grande megafono globale, intanto rubano con odio mentendo otturanto le flebili voci di questo mezzo caoticamente libero, caoticamente reale nella sua virtualità. Abbiamo visto un duomo volare contro un capo di stato, abbiamo visto scoppiare il razzismo dei raziati, abbiamo visto un terremoto nel cuore della povertà e ci siamo commossi ingozzandoci con i rimasugli delle feste passate. E devo dire che ho mangiato da Dio nella tavola dell'occidente. Quello che non si sà è come finirà questa vicenda... mmmmmm puzza proprio di oclusione intestinale.

Immobilità, statici, siamo rimasti dove ci ha lasciato il big bang.

Un egosimo cosmico... le lacrime dell'indifferente è la frustrazione dell'essere al mondo. Non si può fare nulla, chiaro che occorre carità, però accettare, ammette, vedere la fine della caduta è cosa da pochi, ed è proprio questo che dobbiamo ammettere. Non siamo stati buoni esseri viventi, ci siamo portati all'estinzione, forse lo hanno pensato pure i dinosauri... oddio!! non so, la causa era siderale non certo le lacche per capelli, le sigarette o l'herpes genitale.
Dato di fatto: l'uomo fa i danni, l'uomo piange dell'uomo che fa il danno, l'uomo muore... e tutte queste lacrime a chi servono?
Ora pensiamo di illuminarci di gradazioni maggiori, vediamo cosa accade, valutiamo, scegliamo. Creare l'illegalità alla vita? segmentare le etnie? accettare l'estremo della pedofilia?
No, non stò parlando di questo; intendo dire: ricerchiamo nella nostra natura la via meno squallida per morire. Non per vivere! ma per morire con dignità, diamo il coraggio di esistere a chi non lo ha (e questo vale per gli uomini macchina occidentali) Ma soprattutto diamo la dignità al coraggio di chi vive nella terra dei perdenti, che sono frutto stesso della nostra noia di esistere.

Con dignità intendo... "un meteorite non conosce 1° o 3°mondo"

occidente dell'arca, occidente del mondo con i razzi, occidente della vita eterna, occidente della libera censura, occidente della libertà di sapere, occidente del Dio unico, occidente delle prostitute dell'est, occidente..... non esisti per Proxima centauri.

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